Cos'è
Tra gli aspetti innovativi della politica ambientale europea, particolare rilevanza assumono le iniziative legislative finalizzate al conseguimento di un elevato livello di protezione ambientale coadiuvato da un approccio integrato alle tematiche ambientali sommato ad una semplificazione delle procedure di autorizzazione.
Tra queste normative merita particolare attenzione la direttiva n. 96/61/CE sulla prevenzione e riduzione integrate dell´inquinamento, meglio conosciuta come direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control).Tale direttiva è stata recepita nell´ordinamento italiano con il D.Lgs. 372/1999 successivamente abrogato e sostituito nella sostanza dal D.Lgs. 59/2005 e s.m.i.
Il D.Lgs. n.59/2005 e s.m.i., disciplina la prevenzione e riduzione integrate dell´inquinamento di fonte industriale prevedendo una nuova procedura finalizzata al rilascio di una "Autorizzazione Integrata Ambientale". per gli impianti compresi in una apposita lista.
L´autorizzazione integrata ambientale, più semplicemente AIA, è pertanto un provvedimento che autorizza l´esercizio di un impianto o di parte di esso, a determinate condizioni che devono garantire che l´impianto sia conforme ai requisiti del decreto in questione che sostituisce ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione ambientale.
Le autorizzazioni AIA devono essere basate sul concetto delle migliori tecniche disponibili (BAT Best Available Techniques, o MTD Migliori Tecnologie Disponibili), così come sono definite nell´articolo 2 della direttiva europea, tenendo conto delle condizioni locali, ambientali e territoriali, in cui l´impianto opera.
Sono assoggettate a tale normativa, le attività produttive elencate negli allegati I e V del D.Lgs. 59/2005 e definite in base a soglie di produzione annue riportate negli allegati stessi.
A livello nazionale gli stabilimenti assoggettati all´applicazione della direttiva IPPC sono nell´ordine di diverse migliaia, con prevalenza del Nord Italia come sede delle maggiori attività industriali.
Come si fa
In Emilia Romagna l´autorità competente al rilascio del provvedimento AIA è la Provincia (L.R. 21/2004).
Arpa, in virtù della propria conoscenza specifica del territorio, dei comparti industriali e delle loro problematiche, è stata individuata dalla Provincia come proprio referente e supporto tecnico all´istruttoria.
In particolare i compiti assegnati dalla Provincia ad Arpa in materia di AIA sono i seguenti:
- valutazione tecnica della documentazione AIA presentata dal gestore;
- redazione del documento tecnico (rapporto istruttorio) destinato ad integrare il provvedimento autorizzativo;
- illustrazione del rapporto istruttorio tecnico in sede di riunione/Conferenza di Servizi, su richiesta dell´autorità competente.
Per l´istruttoria tecnica Arpa valuta la qualità dei dati forniti per l´autorizzazione e relative performance ambientali, il posizionamento dell´azienda nei confronti delle BAT/MTD (migliori tecniche disponibili) ed il piano di monitoraggio proposti. Infine redige il rapporto istruttorio contenente le prescrizioni e le considerazioni legate ai limiti di emissione specifici per quel sito produttivo, destinato ad integrare il provvedimento autorizzativo (Allegato Tecnico).
Il D.Lgs. 59/2005 e s.m.i. individua espressamente nelle Agenzie ambientali, l´Ente preposto all´esecuzione dei controlli programmati.
Nella pratica, si distinguono differenti livelli di verifica con diverse finalità:
- Controllo programmato: le attività previste e programmate nell´autorizzazione ai sensi dell´art. 7 comma 6 con oneri a carico del gestore, esse comprendono visite sistematiche al sito e campionamenti al fine di mantenere monitorate le performance ambientali delle attività autorizzate;
- Ispezioni straordinarie: richieste dall´Autorità Competente a seguito di problemi rilevati durante l´attività di controllo programmato o in caso di rinnovo o riesame dell´autorizzazione. Gli oneri non sono a carico della ditta;
- Ispezioni su segnalazioni di problemi ambientali contingenti o disposte dell´Autorità Giudiziaria solitamente associate ad eventi accidentali correlati ad una sola matrice; queste rientrano nell´ambito delle attività di vigilanza istituzionale non a pagamento.
La Programmazione delle attività di Arpa sugli impianti AIA è inserita in un piano annuale e la scelta degli insediamenti da controllare annualmente risponde a criteri di coerenza con le scadenze previste nel piano di monitoraggio e controllo delle autorizzazioni rilasciate.
La programmazione viene concordata con la Provincia in sede di Conferenza di pianificazione provinciale; all´inizio dell´anno solare, la Provincia invia comunicazione in tal senso alle Aziende che saranno oggetto di controllo programmato nell´anno in corso.